martedì 21 giugno 2016

Aggiornamento di febbraio 2016

PERSECUZIONE (Il fuoco amico dei ricordi) – Alessandro Piperno




In questo suo secondo romanzo “Persecuzione” Piperno affronta un cammino a
ritroso della durata di due anni verso il fondo più profondo dell'infamia,
della distruzione di una carriera, di una famiglia, di un uomo. Pur
ambientato nella Roma del 1986, del craxismo imperante e vincente,
pre-tangentopoli e pre-caccia alle streghe mediatica di casi (anche
presunti) di pedofili, i fatti di questo romanzo sono ancor oggi attuali.

 I personaggi sono ben tratteggiati, l'atmosfera dell'ebraismo romano, i
conflitti, l'ipocrisia, sono la cornice familiare in cui si colloca il
dramma del protagonista, Leo Pontecorvo, noto chirurgo e professore
acclamato e venerato, baciato dalla fortuna, uomo di successo, sofisticato
ma ingenuo e debole. Verrà travolto da una tragedia impensabile per effetto
della rapida disgregazione familiare e sociale. Pontecorvo è anche il
simbolo o, per meglio dire, il bersaglio di quelle persone che vedono in
lui ció che vorrebbero essere, che vedono qualcosa di irraggiungibile e
forse per questo invidiabile, che vedono il simbolo di quella ricchezza
guadagnata e vissuta con leggerezza e senza sforzo.

 Lo stile elegante di Piperno, ci guida per mano, in una storia quasi
priva di trama ma così piena di quella realtà psicologica che è materia
principale delle nostre vite."Alessandro Piperno legge Philip Roth".
Emblematica questa frase in quarta di copertina perchè lo stile di Piperno,
senza voler scendere nel plagio, ha molto da spartire con l’autore
americano. 

Commento di Lucia Moraschini componente  gruppo gdl

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