mercoledì 8 giugno 2011

Incontro del 25/05/2011

Azar Nafisi – Leggere Lolita a Teheran

Molto vivace e variegata è stata la discussione sul romanzo.

Il libro è ambientato in Iran nei due decenni successivi alla "rivoluzione" di Khomeini. Col termine "rivoluzione" comunemente s'intende un rinnovamento sociale,un passo in avanti, la "rivoluzione " di Khomeini portò invece le donne ad uno stato di schiavismo mortificante. La discussione si è articolata proprio sulla condizione della donna in alcuni paesi con religioni integraliste ed alle mortificazioni cui essa è sottoposta.

Si è peraltro osservato come l'interesse per la letteratura e per la cultura in generale,che univa un gruppo di donne iraniane,dava ad esse da una parte la possibilità dello scambio tra opinioni diverse dall'altra maggiore consapevolezza su come i loro diritti venivano calpestati.

Limitare la discussione al contenuto intrinseco del libro non è stato possibile proprio per il tema trattato, ma credo che allargarne i concetti possa considerarsi un fattore positivo.

Commenti e riflessioni di Mimma gdl

Prossimo incontro 29 giugno, libro proposto: Furore di Steinbeck

1 commento:

  1. Leggere Lolita a Teheran è il racconto in prima persona dell'autrice che attraversa la rivoluzione islamica con una serie di romanzi e una grande fiducia nella letteratura.
    Il mondo islamico però è un mondo di romanzi proibiti e di persone che hanno dovuto imparare a celare i propri sentimenti.

    Nafisi, abbandonato l'insegnamento universitario, invita alcune studentesse del suo corso a trovarsi a casa sua per discutere di letteratura. In quel periodo che dura circa due anni, leggeranno i romanzi di Nabokov,James, Jane Austin e Fritzgerald. Alcuni dei libri di questi autori saranno discussi da un punto di vista di donne che vivono un regime totalitario, infatti è solo in quel salotto che possono togliere il velo...fuori di lì rimane una vita in bianco e nero con grigiore e proibizione

    Sono interesanti gli spunti letterari e politici ma non mi è stato semplice continuare e finire il libro...lo stile della narratrice che tende a pontificare mi ha un pochino infastidita

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