mercoledì 9 aprile 2014

Aggiornamento di febbraio 2014

MERCOLEDI' 26 FEBBRAIO 2014

E LE STELLE STANNO A GUARDARE DI A. CRONIN


E le stelle stanno a guardare è un romanzo di Archibald Joseph Cronin pubblicato nel 1935.  Purtroppo in commercio troviamo l’edizione dell’epoca con una traduzione ormai superata ed un linguaggio arcaico.
Il luogo di ambientazione è Sleescale, una cittadina mineraria sulla costa del Northumberland, il cui  nome è inventato, ma è un perfetto esempio di altre realtà efettivamente esistenti.
Cronin nel suo libro ci fa conoscere molti personaggi le cui psicologie sono molto ben delineate ed analizzate in profondità ognuno dei quali rappresenta un dato ceto sociale ed un dato orientamento politico e morale.
Nel romanzo vengono descritte  le dure condizioni di vita dei minatori nelle miniere di carbone, l'egoismo dei proprietari che pensano solo al profitto ed al denaro e per esso mettono a repentaglio la vita dei minatori, il rappresentante dei quali è il proprietario della  miniera:  Richard Barras.
Davide Fenwick e Joe Gowlan rappresentano due personaggi antitetici. Li incontriamo adolescenti all’inizio dell’opera ed entrambi occupati nel lavoro  in miniera. In seguito, il primo avrà l’opportunità di studiare, di diventare  maestro elementare  e poi  eletto nel partito laburista.  Fin da ragazzo era stato fortemente interessato al miglioramento delle condizioni di vita dei minatori e si batte per la nazionalizzazione delle miniere. Vorrebbe una società che non fosse dominata dall'interesse personale e dall'egoismo ma da alti valori morali. Rimane fermo nelle sue idee anche quando il Partito Laburista, arrivato al potere, non mantiene la promessa elettorale di nazionalizzare le miniere.
“Egli non voleva la rivoluzione, voleva riformare il cuore umano, redimerlo dalle bassezze e dalle crudeltà suggerite dall'interesse personale, e purificarlo mediante l'esercizione delle virtù che ispirano alti ideli. Senza questa riforma è futile ogni speranza di salvamento".
Il secondo invece “joe”  se ne va a Tynecastle un centro industriale. All'inizio lavora come manovale. Durante la Prima Guerra Mondiale con l'aiuto della moglie del proprietario della fabbrica, che diventerà poi la sua amante, viene promosso direttore dello stabilimento che fabbricando munizioni realizzava profitti altissimi. Il proprietario Millington va in guerra, e  perde la salute  mentale, diventa incapace di fare il proprio lavoro e Joe Gowlan prima riesce a diventare suo socio, poi acquista la sua quota e lo esclude dalla società. In breve Joe Gowlan  diventa uno dei maggiori capitalisti della città. Il suo successo è dovuto alla disonestà, alla mancanza di scrupoli, all'inganno. Un personaggio del genere batterà alle elezioni Davide , onesto e realmente interessato alla sorte dei minatori, che sarà costretto a ritornare a lavorare in miniera.
Altro personaggio è Arturo Barras figlio di Richard timido ed introverso che rifiuta di partecipare alla guerra perchè la sua coscienza non gli permetteva di ammazzare il prossimo e per questo entra in contrasto con il padre. Finisce in prigione come obiettore di coscienza e perde anche la sua ragazza. Quando a causa della malattia del padre si troverà a capo della miniera utilizzerà tutte le sue  risorse economiche per farne una miniera modello sia per la sicurezza che per le condizioni di vita dei minatori. Non sarà capito. Gli stessi minatori finiranno per distruggere i macchinari  e Arturo ridotto sul lastrico sarà costretto a vendere a Joe Gowlan.
Incontriamo altri personaggi minori : La sorella di Arturo Hilda oppressa dal padre che non le permette di realizzarsi. E' l'epoca in cui le suffraggette chiedevano il diritto di voto per le donne ed essa diventa in cuor suo femminista. Dopo che il padre viene colto dalla malattia studia medicina e diventerà un chirurgo.
L'altra figlia di Barras Grace si innamora di un minatore e lo sposa durante la guerra. In seguito si dedicherà col marito all'allevamento dei polli conducendo una vita povera ma felice. Altro personaggio è Jenny che all'inizio è una semplice commessa in un negozio. Essa si da molte arie, imita le donne delle classi superiori, tende a sentirsi per questo importante, una vera signora. Diventa l'amante di Joe  quando questo era un semplice operaio. abbandonata da Joe, per sfuggire alla sua vita per lei diventata insopportabile, induce Davide  che si era innamorato di lei a sposarlo senza però amarlo. Finirà per abbandonare il marito che rivedrà poco prima della morte in un ospedale di Londra.
Nel complesso vengono descritti diversi ambienti sociali, diversi conflitti sociali con i loro rapporti con la politica ed anche le nuove istanze che emergono nella società. I personaggi più onesti ed interessati al bene degli altri come Davide e Arturo finiscono per essere sconfitti, mentre trionfano i più disonesti, ipocriti, egoisti e privi di scrupoli come Joe Gowlan che si era arricchito con la guerra.

Anche se sono passati molti anni dalla pubblicazione di questo libro e i tempi sono cambiati …pare invece che nella sostanza nulla sia cambiato.  Cronin descrive la realtà di quel periodo  e non fa sconti a nessuno, non illude e non offre speranze, ed il titolo sembra sottolineare che le stelle sono sempre presenti a registrare e conservare la memoria di tutto quello che accade …le uniche depositarie della verità e della giustizia che in terra non viene raggiunta.

Commenti di Lucia componente gdl

Aggiornamento di gennaio 2014

Mercoledì 29/1/2014
Un albero cresce a Brooklin di Betty Smith


«"Mio Dio, concedimi di essere qualcosa in ogni istante della mia vita. Fammi essere felice o triste; fa che io abbia caldo o freddo; che abbia poco o troppo da mangiare; che sia vestita elegantemente o con degli stracci, affidabile o bugiarda,... Ma concedimi di essere sempre qualcosa in ogni istante. E concedimi pure di sognare quando dormo, in modo che non vi sia un solo momento della mia vita che vada perduto".
La figura di Francie Nolan è coinvolgente:  prima bambina, poi ragazza ed infine donna  ti fa scoprire  un mondo pieno di speranza quando nella sua realtà la speranza di una vita migliore sembrava non esserci. L’autrice ha creato dei personaggi, con una forte dignità e  nonostante le loro grandi difficoltà di sopravvivenza  non sono dei perdenti e non portano alla compassione.
Mette in evidenza la grande forza e capacità delle donne  che da sempre combattono  per una vita migliore. In contrapposizione,  i personaggi maschili ne escono un po' malconci, gli uomini sono quasi sempre tratteggiati come figure deboli e schiacciate dalla vita o talvolta vili e meschini.
Si può dire che è una sorta di esaltazione della figura femminile.
Molto suggestive le descrizioni della Brooklyn di inizio secolo, con tutto il carico di difficoltà, miseria, analfabetismo, fame e disperazione che quotidianamente assillava migliaia di persone che cercavano di arrabattarsi, fosse anche per tirare avanti un giorno in più: in tal senso, il romanzo acquista un respiro davvero epico.
Molto apprezzabile anche che ci venga trasmessa l’importanza dell’istruzione come panacea per affrancarsi dalla propria condizione di inferiorità: il famelico modo di consumare libri che Francie acquisisce da quando conquista la capacità di leggere la eleva effettivamente dalla imperante ignoranza, isolandola altresì per la medesima ragione.
Libro che non ha mai cadute di tono, è sempre scorrevole, e mantiene vivo l’interesse del lettore Credo che questo libro dovrebbe essere adottato nelle scuole e lo farei leggere anche  agli adulti affinchè possano ricordare e capire che ai giorni nostri  il consumismo ha rovinato la società fino in fondo.
L'atmosfera che si respira ricorda da vicino quella dei romanzi di Steinbeck anche se l'autrice focalizza la sua attenzione sulle dinamiche relazionali di un ristretto numero di persone.
Un altro tema centrale è la consapevolezza che povertà e miseria non sono necessariamente una molla di crescita interiore. L'indigenza non migliora nessuno: poveri e ricchi hanno identici pregi e difetti, la differenza la fa ancora una volta l'individuo, non il suo status. Questo pensiero si accompagna ad una pesante sfiducia nei confronti della politica come strumento per un miglioramento delle condizioni di vita delle classi più povere. Il principio stesso della rappresentanza appare svuotato di ogni significato: "Sono quarant'anni che voto per loro" disse lo sconosciuto [a Francie] "e sempre il candidato era Mattie Mahony. Forse le persone erano diverse, ma il nome era sempre Mattie Mahony. No, veramente non so dirti chi sia."
 Lo sguardo è obiettivo ma sempre denso  di un caldo senso di umanità che abbraccia tutti i personaggi, anche quelli più ottusi, come l'insegnante di Francie, frivola e frustrata, che non comprende l'urgenza emotiva che spinge la ragazza a scrivere storie di povertà e disillusione.
Situazioni e stati d'animo sono tratteggiati con acuta delicatezza mentre lo stile è curato ma non ricercato, leggero ma non dimesso e serve egregiamente al suo scopo principale, quello di infondere al lettore speranza  e si può affermare che è principalmente uno stupendo inno alla felicità intesa come libera realizzazione delle proprie aspirazioni.


COMMENTO DI LUCIA  COMPONENTE GDL

martedì 10 dicembre 2013

Aggiornamento - Dicembre 2013


Mercoledì 27/11/13  

Il libro che abbiamo letto nel mese di novembre è stato “L’arpa di Davita” di Chaim Potok e ci siamo ritrovati, come al solito, l’ultimo mercoledì del mese per parlarne. 
Alla maggior parte dei componenti del gruppo il libro è piaciuto: La storia di Davita, una bambina di 8 anni, è di quelle che restano dentro. Una lettura molto coinvolgente, pagine che difficilmente si possono scordare. E' tramite “Davita” che l'autore ci parla di guerra ma anche di amore, dell'avvento del fascismo e della guerra civile in Spagna . Un ambiente duro,  difficile quello in cui cresce questa bambina, c'è amore ma anche dolore, deve affrontare diversità di orientamenti religiosi, vuole capire e crescendo si trova davanti alla discriminazione sessuale.
 I personaggi del romanzo sono unici :  dalla figura contraddittoria della madre, a quella dell’intellettuale amico di famiglia, Jakob Daw che, con le sue storie instilla in Davita la capacità di immaginare e di fondere insieme la realtà e i sogni. E’ così che Davita cresce e con l’aiuto dei racconti dello zio Jacob, il suono dell'arpa eolia che al lettore sembra quasi di udire e quella fotografia dei cavalli tanto cara al padre, riesce a capire quale sarà la sua strada.
 “ i muri erano leggi per alcuni,e le leggi erano muri per altri". la critica di Potok non risparmia nessuno: destra, sinistra, atei e credenti….C’è davvero molto in queste pagine: insieme a Davita si percorre una sorta di cammino etico e morale e, nell’arpa eolica appesa alla porta di ingresso, sono racchiusi i suoi sogni e la sua immaginazione
 Laceranti le pagine che descrivono i fatti di Guernica., di certo sappiamo che Picasso si è ispirato al bombardamento della città basca di Guernica nel 1937 ad opera dell’aviazione tedesca durante la guerra civile spagnola.:  l’evento fece grande scalpore e Guernica in qualche modo divenne una città simbolo delle atrocità della guerra, anche perché è stato il primo bombardamento aereo. (Potok, nei suoi libri parla spesso di Picasso e dei suoi quadri) 
Un romanzo di formazione, una lettura intensa ed appassionante che stimola il lettore ad approfondire la conoscenza di questo autore.

Commenti e riflessioni di Lucia  componente del gdl.

venerdì 29 novembre 2013

Aggiornamento di novembre 2013


Ottobre 2012  Le ceneri di Angela – F. McCourt
Novembre 2012  La sovrana lettrice -  Alan Bennett
Gennaio 2013  A sangue freddo – Truman Capote
Febbraio 2013  Due di due – Andrea De  Carlo
Marzo 2013  Teresa Raquine – E. Zola

Aprile 2013 
Si è discusso sul romanzo “Le braci” di Sandoz Marai. Il dibattito è stato interessante opinioni diverse sui due personaggi Henrik e Konrad ambedue legati da un'antica amicizia interrotta improvvisamente dopo la partenza di Konrad. Alcuni hanno giudicato eccessiva la rigidità di Henrik che è riuscito a vivere per più di 40 anni con l'ossessione del tradimento subito dall'amico e dalla moglie.
Konrad invece, in contrasto con l'estrema rigidità del generale, ha  in alcuni suscitato comprensione per i suoi comportamenti.
E' sicuramente molto positivo mettere a confronto opinioni diverse perchè ognuno rileva particolari sfumature che diversamente non sarebbero notate.
Commenti e riflessioni di Mimma componente gdl

Maggio 2013  
Cime tempestose di Emily Bronte
Ci sono stati pareri discordanti nell'apprezzare o meno tale romanzo. I personaggi sono portati all'eccesso ed indimenticabile è la malvagità di Heathcliff vero protagonista assieme a Catherine del romanzo.
L'ambiente esterno è tempestoso come lo sono i personaggi e gli avvenimenti raccontati.Anche se i personaggi e l'ambiente sono tratteggiati in modo esemplare molti hanno evidenziato quale difetto il fatto che avvenimenti e personaggi potevano esistere solo in quel contesto e in quell'ambiente così tanto violento e disperato.
Commenti e riflessioni di Mimma componente gdl


Giugno 2013
“Invisibile” di P.Auster
Tutti i presenti hanno apprezzato la scrittuta agevole, alcuni hanno però denunciato la poca credibilità della trama. Protagonista della discussione è stato il titolo del romanzo.Invisibile è dall'inizio del romanzo il fratellino morto anche se aleggia la sua presenza. Invisibili sino alla fine gli uomini che lavorano e con martelli spaccano le pietre ma il cui rumore accompagnerà per sempre Cecile. Non si riesce ma a distinguere il pensiero dall'atto.
Pensiamo delle cose ma non sempre le vediamo. Da tutti è stato definito un romanzo problematico che lascia tanti punti non risolti e non  risolvibili.
Commenti e riflessioni di Mimma componente del gdl.

Settembre 2013
L'ora di pietra – M. Oggero
E' stato definito da tutti i componenti del gdl un romanzo scorrevole e ricco di significati.
Brava la scrittrice che ha saputo creare personaggi di notevole spessore e carichi di umanità, in particolare le donne sono le protagoniste del libro. A dare valore aggiunto è la ricerca del linguaggio, la ragazzina tredicenne è descritta con molta bravura e con le caratteristiche specifiche di quell'età.
Il romanzo è strutturato come un giallo e come tale il lettore scopre ad ogni capitolo alcuni indizi che lo portano a comprendere la storia e creano la curosità per continuare la lettura con interesse fino alla fine.
“ L'ora di pietra non dura un'ora, ma solo un monento, qualche volta un minuto, qualche volta anche tre o quattro. A me piace tanto e la chiamo così perchè tutto resta fermo che impietrito, non passa gente, non passano macchine, è come se il mondo si fermasse senza fare il rumore della frenata”
Imma, racconta la sua solitudine, il suo guardare il mondo dietro i vetri della finestra chiusa. Dalla sua prigione, grazie ai libri che legge, incontra altri prigionieri che paradossalmente le aprono nuovi mondi, nuove prospettive. E la sua vita si confronta con quella di Anna Frank, le sue paure si confrontano con quelle di Michele Amitrano (il bambino di Io non ho paura), le due disavventure si ridimensionano di fronte a quelle di Oliver Twist. E proprio grazie a quei libri, Imma capirà che ci sono delle vie per uscirne, scoprendo il valore della libertà e della lotta per la giustizia, ricominciando così una nuova vita.
Un libro carico di emozioni, ma nello stesso tempo dolce e delicato e che va dritto per la sua strada,come si addice a un romanzo di formazione perchè “l'ora di pietra” vuole essere un romanzo di formazione alla vita attraverso la letteratura.

Commenti e riflessioni di Lucia componente Gdl


Ottobre 2013
Gli indifferenti di Moravia
E' stato apprezzato dalla quasi totalità del gdl il romanzo “gli indifferenti” di Moravia.
Scritto magistralmente rappresenta una “certa borghesia”, egoista ed immorale
“indifferente” ad emozioni, situazioni che non corrispondano alle propie personali esigenze.
Cerca ipocritamente di reagire Michele, ma anche lui è subito pronto dopo mille finti complessi di colpa a rientrare nei ranghi.

Commenti e riflessioni di Mimma componente gdl

Prossimo incontro: mercoledì 26/01/11

Libro proposto: La strada  di C. Mccarthy

martedì 11 dicembre 2012

Aggiornamenti

Mercoledì 28/03/12

Il giardino dei Finzi Contini


Mercoledì 02/05/12

Nell’incontro di questa sera si è discusso del romanzo “Canale Mussolini”
La maggioranza dei partecipanti ha considerato il libro dotato di una certa spiazzante ironia ma superficiale per quanto riguarda la narrazione della
vicenda storica.

Mercoledì 31/05/12

Le ore di Cunningham

Molto interessante e vivace la discussione sul libro letto in questo mese di maggio.
Il romanzo ha raccolto pareri discordi per quanto riguarda gli argomenti trattati; alcuni hanno considerato che l’autore ha esasperato certe situazioni già di per se abbastanza scabrose, ma nel complesso tutti hanno evidenziato la profondità delle osservazioni e l’ottima qualità della scrittura.

Mercoledì 27/06/12
E’ mille anni che sto qui di M. Venezia

Mercoledì 25/07/12
Terminale uomo di Crighton

Mercoledì  26/09/12
I fantasmi del cappellaio di Simenon

Nella discussione del libro in oggetto, tutti i partecipanti sono stati concordi nel giudicare positivamente il romanzo sia per la dettagliata descrizione dei luoghi,
sia in particolare per la capacità dello scrittore di esplorare la psiche umana.
Sui motivi che hanno condotto il cappellaio a diventare un serial killer tutti hanno rilevato come determinane una folle logica omicida unita ad un carattere passivo e la conduzione di una vita monotona e ripetitiva.

Commenti e riflessioni di Mimma componente gdl.

mercoledì 4 gennaio 2012

Incontro del 27/07/2011

Le avventure della ragazza cattiva - Vargas Losa

Mercoledì 28/09/11

Le memorie di Adriano

Mercoledì 26/10/11
Il parnaso ambulante – Morley
La visitatrice – Brennan

Mercoledì 30/11/11
Il danno – J. Hart

Mercoledì 28/11/11
IL giocatore - Dostoevskij

Incontro del 29/06/2011

Il romanzo letto dal g.d.l. nel mese di giugno è "furore " di John Steinbeck. Narra l'odissea della famiglia Joad che insieme ad altri disperati si avvia da est verso l'ambito west,con la speranza di sopravvivere alla recessione.Molti e positivi i commenti
sulla notevole forza d'animo della "mamma",figura di spicco del romanzo, guida e nume tutelare dell'intera famiglia.Si è anche commentato su come ancora lo sfruttamento colpisce molti poveri e disperati in cerca di una vita dignitosa .